Esaminiamo i "lati oscuri" dell'allevamento intensivo e le "scelte" che il consumatore compie senza sapere quali impatti esse abbiano sugli animali, sull'ambiente, sulla nostra salute, sulla società e sull'economia: un'introduzione per poter scegliere in maniera consapevole e cambiare le proprie abitudini, per nutrirsi in modo migliore, per se stessi e per gli altri.
Gli animali sono esseri senzienti, capaci di provare sensazioni, emozioni, sentimenti, ma vengono invece trattati come macchine per produrre carne, latte, uova.
Per consumo di risorse, questi sono indiscutibilmente i "cibi" più dispendiosi, inefficienti e inquinanti che si possano concepire.
Povertà, fame nel mondo... Le produzioni attuali di cereali e legumi sarebbero sufficienti a sfamare tutti, occorrerebbe solo consumare direttamente i vegetali, anziché usarli per nutrire gli animali d'allevamento.
Gli animali sono imbottiti di antibiotici e farmaci vari, ed inoltre una dieta di questo tipo è inadatta all'organismo umano e porta alle malattie degenerative prima causa di morte nei paesi ricchi.
Un'alimentazione a base vegetale consente di risparmiare soldi sui "conti della spesa" ed evita che le nostre tasse vadano a sovvenzionare gli allevamenti intensivi, ma questo l'industria dell'allevamento preferisce non farlo sapere.
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